Dal dentista in gravidanza: le regole da seguire

31-03-2014 11:02 -

Più che in ogni altra circostanza, quando si è incinte prevenire è meglio che curare. Ecco come proteggere denti e gengive

I problemi a denti e gengive non risparmiano nemmeno le donne in gravidanza, anzi. Secondo l´American College of Obstetricians and Gynecologists ben il 40% delle future mamme deve affrontare una gengivite, una carie o una parodontite durante i mesi della gestazione. L´eventualità potrebbe sollevare giustificati timori. Le infezioni, come quelle associate agli ascessi, espongono a dei rischi sia la mamma, sia il bambino, aumentando la probabilità di avere a che fare con preeclampsia, parto pretermine e aborto. La gengivite, invece, può trasformarsi in parodontite, un disturbo che secondo alcuni studi aumenta il rischio di nascita pretermine e sottopeso. Cosa fare in questi casi?

Secondo gli esperti i timori che sottoponendosi a cure dentistiche si possa mettere a repentaglio la salute del bambino sono da mettere da parte. Le conseguenze di una gengivite o di un ascesso non adeguatamente curato potrebbero essere di gran lunga più gravi rispetto a quelle del trattamento, che per di più viene oggi effettuato utilizzando strumenti che limitano al massimo il possibile coinvolgimento del bambino. Anche nel caso in cui fosse necessaria una radiografia l´uso di opportuni schermi che proteggono collo e addome bloccano pressoché tutte le radiazioni che potrebbero raggiungere il bimbo.

Tuttavia, anche per quanto riguarda la salute dei denti in gravidanza vale la regola secondo cui prevenire è meglio che curare. Le donne che progettano di avere un bambino dovrebbero prestare particolare attenzione al benessere di denti e gengive, in modo da ridurre al minimo l´insorgenza di problematiche che potrebbero essere favorite dalla predisposizione familiare o dai cambiamenti ormonali tipici della gravidanza, come, appunto, la gengivite.

I consigli degli esperti sono piuttosto semplici e facili da mettere in pratica: lavarsi i denti dopo ogni pasto, usare il filo interdentale almeno una volta al giorno e, eventualmente, utilizzare collutori senza alcol e spazzolini per eliminare anche i batteri presenti sulla lingua; sottoporsi a visite di controllo regolari, senza trascurare l´importanza di trattamenti periodici di ablazione del tartaro; curare l´alimentazione, evitando i cibi appiccicosi e preferendo frutta fresca e secca, verdura e formaggi. Anche le gomme da masticare, che stimolano la produzione di saliva, possono essere d´aiuto. In alternativa, anche un bicchiere d´acqua alla fine dei pasti aiuta a eliminare i residui di cibo e a neutralizzare gli acidi della placca.

di Silvia Soligon - Sole24ore


Fonte: Sole 24 ore - Salute