25 Aprile 2024
[]
Servizi
percorso: Home > Servizi >

Igiene e Prevenzione

Nel nostro studio particolare attenzione viene attribuita alla prevenzione, intesa come parte integrante
dell´odontoiatria moderna , quale garanzia per il mantenimento dello stato di salute e di benessere psicofisico.
Il nostro obiettivo è quello di ottimizzare le tecniche di igiene orale domiciliare attraverso utili consigli sulle tecniche di spazzolamento dei denti, sull´uso del filo interdentale, sulle norme igieniche alimentari e sulla fluoroprofilassi, al fine di poter attuare un programma di prevenzione e cura delle patologie più diffuse della bocca.
A tale scopo si consiglia di leggere attentamente le raccomandazioni ministeriali riportate alla fine del seguente paragrafo.


PREVENZIONE ORALE NEGLI ADULTI

Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, dopo la pubblicazione delle linee guida per la prevenzione delle patologie orali nel bambino e nell´adolescente, ha di recente promosso anche la pubblicazione di linee guida nazionali per la prevenzione delle patologie orali nell´adulto, al fine di adottare a livello nazionale indirizzi unitari per la promozione della salute e della prevenzione orale, anche nell´ottica che qualsiasi misura di prevenzione messa in atto va considerata come misura più ampia di promozione della salute globale dell´individuo; infatti diversi fattori di rischio per le malattie del cavo orale (batteri, dieta non adeguata, fumo, abitudini di vita scorretti) sono comuni ad altre malattie cronico-degenerative.
Di seguito ne diamo una sintesi evidenziando le principali patologie che possono colpire il cavo orale (carie, malattia parodontale, edentulia, tumori) e le raccomandazioni per la loro prevenzione.

Patologie dei tessuti duri
La patologia cariosa è una malattia infettiva a carattere cronico-degenerativo, trasmissibile,ad eziologia multifattoriale, che interessa i tessuti duri dentali determinandone la distruzione.
L´insorgenza di carie è strettamente legata alla quantità e qualità della placca batterica, alla presenza e alla frequenza di assunzione di zuccheri fermentabili, alla risposta immunitaria locale e sistemica del soggetto, alle caratteristiche salivari, alla morfologia e alla costituzione dei tessuti duri dentari.
Le superfici dei solchi occlusali dei molari e dei premolari sono le zone dove la placca batterica ristagna più facilmente determinando l´inizio della carie che, se non adeguatamente trattata, comporta l´ interessamento degli strati dentari più profondi fino ad arrivare al tessuto pulpare contenuto all´interno del dente che si infetta determinando la possibile insorgenza di reazioni difensive a carattere infiammatorio acuto (ascessi) o cronico (granulomi).
Per evitare la sintomatologia dolorosa e la eventuale perdita del dente è necessario, a seconda dell´estensione del processo carioso, rimuovere i tessuti malati (smalto, dentina) e chiudere la cavità residua con
un´otturazione, ovvero con l´inserimento diretto di un materiale da restauro, o con intarsi, mentre, in caso di interessamento della polpa dentaria, si rende necessaria la terapia canalare.(devitalizzazione). I denti sottoposti a terapia canalare devono essere ricoperti con apposite corone od intarsi al fine di evitare probabili fratture.
La corona (capsula) è una struttura in lega preziosa o in lega non nobile, rivestita con materiali vari (ceramica, resina, composito) che viene applicata sull´ elemento dentario appositamente preparato, a scopo conservativo.
Gli intarsi, invece, sono blocchi di materiale di varia natura (metallo, ceramica, composito) che vengono modellati in laboratorio attraverso l´impronta del dente appositamente preparato e intimamente fissati al dente con cementi vari.
Le perdite di tessuto dentale da cause diverse dalla carie, da traumi e/o da difetti di sviluppo vengono indicate con il termine di usura dentale e vanno generalmente trattate con otturazioni in amalgama o in composito.
Il termine usura indica più precisamente la combinazione di processi di erosione e di abrasione.
L´erosione è la perdita progressiva di superficie dentaria in conseguenza di un processo chimico come avviene per esempio nel caso di reflusso gastro esofageo e nei disordini alimentari quali l´anoressia e la bulimia nervosa.
L´abrasione è la conseguenza del ripetuto e scorretto contatto di oggetti estranei con uno o più elementi dentari come avviene per le scorrette manovre di spazzolamento, a volte, associate all´utilizzo di dentifrici particolarmente abrasivi.

Malattia parodontale
La malattia parodontale è una patologia cronica del "sistema parodontale" caratterizzata da infiammazione gengivale, formazione di tasche parodontali, mobilità dentaria, riassorbimento dell´osso alveolare con perdita, negli stadi più avanzati, degli elementi dentari.
La malattia parodontale rappresenta un problema di salute globale che colpisce la maggior parte della popolazione adulta dopo i 35-40 anni di età.
Inizia con una gengivite in gioventù che, se non curata, degenera, fino ad arrivare alla parodontite progressiva e distruttiva; la prevenzione della gengivite, pertanto, consente un´efficace opera di prevenzione della parodontite.
La gengivite è una patologia infiammatoria dei tessuti molli di sostegno dei denti (gengiva marginale); si manifesta con sanguinamento spontaneo e/o al sondaggio, ipertrofia gengivale, edema, assenza di tasca parodontale; riconosce un´eziologia multifattoriale soprattutto batterica con l´interazione di tre cofattori principali: suscettibilità dell´ospite, fattori ambientali e comportamentali. La gengivite, se trattata, è reversibile.
La parodontite invece, si manifesta con perdita radiografica di osso in presenza di perdita di attacco al sondaggio; si caratterizza per la presenza della tasca parodontale; insorge quando il processo degenerativo supera
l´attacco connettivale dell´elemento dentario. La distruzione delle strutture di sostegno del dente è il risultato
dell´inefficace azione dei sistemi di difesa dell´ospite in risposta all´accumulo della placca microbica. Questo processo patogeno è diverso per estensione e gravità da individuo ad individuo ed all´interno dello stesso individuo.

Fattori di rischio per la malattia parodontale:

  • Placca batterica - La colonizzazione delle superfici dentali da parte dei batteri è riconosciuta come il fattore eziologico principale per lo sviluppo della malattia parodontale.
  • Fattori genetici e familiari - Studi effettuati su gemelli omozigoti hanno evidenziato che l´ereditarietà gioca un ruolo importante in almeno la metà dei pazienti affetti da malattia parodontale.
  • Tartaro - La presenza di placca batterica mineralizzata, specie sottogengivale, impedisce un´adeguata rimozione della placca maggiormente patogena e impedisce ai pazienti di attuare un adeguato controllo della stessa. Il tartaro rappresenta il fattore più importante nella ritenzione della placca e, pertanto, facilita tutti i processi infiammatori che comportano anche la produzione di tossine coinvolte nell´insorgenza della parodontite.
  • Fumo - Diversi studi confermano che il fumo è il primo fattore di rischio ambientale per la malattia parodontale . Più si fuma maggiore è il rischio di sviluppare la malattia, per di più in forma grave. Il fumo è in grado di causare recessione gengivale e riassorbimento osseo anche in assenza di malattia parodontale.
  • Patologie sistemiche - Il diabete insulino dipendente , la sindrome di Down, l´artrite reumatoide,
    l´infezione da HIV, sono patologie che rendono l´individuo più suscettibile alla malattia parodontale.

La stessa maggiore suscettibilità può essere anche causata dall´utilizzo di taluni farmaci come gli steroidi, le ciclosporine, i contraccettivi orali, i calcio antagonisti.
La malattia parodontale, responsabile di una situazione di infiammazione cronica con rilascio di mediatori infiammatori in circolo, rappresenta, inoltre, un fattore di rischio per le cardiopatie coronariche , il diabete, il parto pretermine e la nascita di neonati di basso peso rispetto all´età gestazionale.

Edentulia
La perdita degli elementi dentari aumenta col progredire dell´età: è pressochè nulla fino ai 44 anni, aumenta in modo significativo dopo i 60 anni e si calcola che circa il 60% della popolazione di età superiore agli 80 anni presenta edentulia completa.
Le principali cause che portano alla perdita di denti in età adulta sono la carie, la malattia parodontale, le pregresse terapie odontoiatriche.
Elementi rilevanti sono anche la presenza di cattive condizioni di salute generale e/o la contemporanea presenza di patologie sistemiche a ripercussione sul cavo orale e abitudini nocive, quali il tabagismo, nonché le cattive condizioni socio-economiche.
Malattie correlate alla perdita di denti sono il diabete insulino-dipendente, le patologie che deprimono il sistema immunitario (HIV, neoplasie, neutropenie, LAD), collagenopatie, deficit psichici. Trattamenti terapeutici e farmacologici che possono favorire la perdita di denti sono l´irradiazione cervico-facciale, i farmaci xerostomizzanti, i corticosteroidi, gli immunosoppressori, e altri ancora.
Tra le abitudini di vita, oltre all´uso di droghe, il fumo è senz´altro il fattore maggiormente correlato al rischio di edentulia. La prevalenza di edentulismo nei fumatori rispetto ai non fumatori è circa il doppio.

Tumori del cavo orale
II cancro orale in tutte le sue forme (carcinoma del labbro, della lingua, della faringe e della cavità orale), rappresenta nel mondo circa il 6-10% delle patologie maligne (10% negli uomini e 4% nelle donne).
Dal punto di vista macroscopico, la neoplasia può presentarsi come una zona ulcerata, come un nodulo, come una massa più o meno dura nell´ambito dei tessuti molli oppure come una escrescenza.
Il tumore si sviluppa prevalentemente negli individui di età superiore ai 45 anni, con frequenza minore nelle donne rispetto agli uomini dove la frequenza è circa dieci volte superiore.
Poiché la sopravvivenza è legata allo stadio della diagnosi della patologia, la diagnosi precoce è associata ad una sopravvivenza a lungo termine maggiore.

Fattori di rischio per l´insorgenza di tumori:
  • Fumo- Il fumo di sigaretta è stato identificato come fattore di rischio indipendente per il carcinoma orale. Il consumo di più di 20 sigarette al giorno determina un rischio relativo di cinque volte maggiore rispetto ai non fumatori. Il tabacco contiene diversi cancerogeni chimici, che possono causare direttamente lo sviluppo di una grande varietà di tumori. Anche il tabacco da pipa e sigaro è associato ad un aumentato rischio di cancerogenesi orale. Inoltre, alcuni studi portano alla conclusione che anche il consumo di marijuana rappresenta un fattore di rischio; ciò potrebbe spiegare l´aumentata incidenza delle neoplasie del cavo orale tra i giovani.
  • Alcool- Il consumo di alcoolici in dosi superiori ai 50gr/die determina un rischio circa quindici volte maggiore per l´insorgenza del carcinoma orale.
  • Agenti infettivi - Diversi agenti infettivi sono stati coinvolti nell´eziopatogenesi del carcinoma orale: Candida, virus di Epstein-Barr, virus dell´Epatite C, Papilloma virus (HP). Diversi studi epidemiologici sembrano confermare il ruolo dell´HPV nello sviluppo di tumori del cavo orale
  • Associazione alcool-tabacco - In particolare, l´alcool determina la detersione e l´assottigliamento dello strato superficiale mucoso con conseguente maggiore possibilità, da parte degli strati cellulari più profondi, di assorbimento dei prodotti della combustione del tabacco (idrocarburi policiclici aromatici).

RACCOMANDAZIONI

Per un miglior controllo della placca batterica e per ridurre la permanenza di zuccheri cariogeni nel cavo orale è fortemente consigliato spazzolare correttamente i denti almeno due volte al giorno, con maggiore attenzione la sera prima di coricarsi.
Normalmente lo spazzolino deve avere setole morbide e arrotondate e non essere troppo grande, in modo da poter raggiungere agevolmente tutte le superfici dei denti; inoltre dovrebbe essere cambiato ogni due, tre mesi.
E´ consigliabile l´uso per tutta la vita di un dentifricio contenente fluoro che aiuta a proteggere i denti dalla carie.
I denti vanno spazzolati per almeno 2 minuti, con azione rotatoria dall´alto in basso per i denti dell´arcata superiore e dal basso in alto per i denti dell´arcata inferiore, inclinando lo spazzolino di 45° rispetto l´asse del dente. Gli unici movimenti orizzontali consentiti sono quelli sulle superfici masticanti.
L´uso del filo interdentale è essenziale per la pulizia degli spazi interdentali specie nei portatori di manufatti protesici fissi.
Tagliare circa 50 cm di filo interdentale e arrotolarne le due estremità attorno a ciascun dito medio. Su una delle dita si arrotolerà il filo a mano a mano che diventerà sporco. Tenere il filo teso tra i pollici e gli indici e infilarlo nello spazio interdentale appoggiato ad una superficie ed estrarlo strofinando questa superficie.
Nei casi in cui siano presenti ponti,impianti o apparecchi ortodontici può essere utile l´uso di scovolini interdentali.
Gli scovolini interdentali si usano prima dello spazzolino, facendoli scorrere nello spazio interdentale vicino alla gengiva.
Nei soggetti adulti a rischio elevato di carie sono consigliati sciacqui quotidiani con collutorio fluorato e prodotti a base di clorexidina.
Nei soggetti adulti a rischio elevato di carie (malattie sistemiche immunodepressive, trattamenti farmacologici xerostomizzanti, irradiazione cervico-facciale, disabilità, scarsa igiene orale) sciacqui giornalieri con collutorio fluorato sono fortemente consigliati per ridurre il rischio di nuove carie.
Negli stessi soggetti, la somministrazione professionale in associazione di clorexidina e di fluoruro di sodio secondo protocolli specifici in relazione alla tipologia del paziente a rischio, si è dimostrata utile per ridurre
l´insorgenza di nuove carie e per limitare l´evoluzione di quelle esistenti.Anche una dieta appropriata rappresenta un importante contributo alla prevenzione delle malattie dei denti. È possibile ridurre la formazione della placca batterica limitando il consumo di dolciumi e di altri cibi ricchi di zuccheri ,soprattutto lontano dai pasti, e seguendo una dieta equilibrata e ricca di frutta e verdura, alimenti contenenti vitamine e minerali essenziali (vitamine C, A e D, calcio, fosforo, potassio, sodio, ferro e magnesio) per la salute dei denti.
Una dieta ricca di zuccheri è strettamente legata allo sviluppo di lesioni cariose per abbassamento del Ph del cavo orale e demineralizzazione dei tessuti duri dentali.

Si sconsiglia il consumo di tabacco. Il fumo è correlato alla perdita degli elementi dentari sia per induzione della malattia parodontale sia come fattore intrinseco in grado di determinare direttamente riassorbimento osseo.
Visite specialistiche di controllo sono consigliate annualmente nei soggetti adulti non a rischio e con cadenza da trimestrale a semestrale nei soggetti a rischio di carie e malattia parodontale e nei portatori di protesi estese.
Nei soggetti che non riescono a controllare con l´igiene orale personale, il processo infiammatorio a carico dei tessuti gengivali e nei soggetti con patologie sistemiche favorenti l´insorgenza di malattia parodontale, è indicata l´igiene orale professionale da svolgersi almeno 2 volte all´anno presso lo studio dentistico allo scolpo di eliminare placca batterica e tartaro.
Negli stessi individui, è, altresì, consigliato il controllo chimico della placca batterica, tramite sciaqui con colluttori, pur tenendo in debita considerazione l´eventuale insorgenza di possibili effetti collaterali quali la colorazione delle superfici dentarie.
La necessità e la frequenza di trattamenti di igiene orale professionale va stabilita per ogni singola persona.
I soggetti anziani istituzionalizzati necessitano di sedute e insegnamenti di igiene orale. Considerando che gli anziani hanno minor manualità nel lavarsi i denti, risulta fortemente consigliato l´uso degli spazzolini elettrici, la cui efficacia nel ridurre la placca e la gengivite, è stata scientificamente dimostrata.
Malgrado nessun tipo di protesizzazione sia in grado di assicurare la stessa funzionalità della dentatura naturale, la qualità di vita del soggetto protesizzato è migliore di quello edentulo.
Negli individui portatori di protesi mobile o dispositivi mobili di altro genere (es. byte) è fortemente consigliata
l´igiene quotidiana degli stessi e l´utilizzo di preparati disinfettanti con agenti di pulizia quali ad es: NitrAdine.
In individui di età superiore ai 40 anni (soprattutto se di sesso maschile) oppure, in caso di persone, di qualsiasi sesso, che fumano e/o consumano quotidianamente alcolici o superalcolici specie in assenza di adeguate cure nel cavo orale, eseguire una accurata visita della bocca, almeno una volta l´anno.
NOVITA’ - Per esservi più vicini in questo periodo e fornirvi tutte le informazioni necessarie per la gestione delle visite, abbiamo deciso di attivare la pagina Facebook del nostro studio.
Siamo pronti per ripartire nel rispetto di tutte le norme di Sicurezza per la salute di tutti.
Vi aspettiamo!
[icona Facebook]
Finanziamenti
Possibilità di finanziamento a tasso 0 fino a 2 anni
Ministero della Salute
Sole 24 ore News

Realizzazione siti web www.sitoper.it
cookie